Agenzia Hawzah News – L’Hojjatoleslam Naser Rafi‘i, docente del seminario e dell’università, intervenendo nel programma televisivo “Verso Dio”, ha riflettuto sulle cause profonde delle divisioni che affliggono le famiglie e la società. «Siamo esseri umani, e il disaccordo è naturale», ha detto, «ma non deve mai portare alla rottura dei legami».
Rafi‘i ha citato le invocazioni dell’Imam Sajjad, pace su di lui, che chiedeva a Dio la grazia di riconciliare le persone in conflitto e di sanare le relazioni spezzate. Ha poi osservato che oggi, anche tra fratelli, genitori e figli, cugini e zii, si registrano tensioni che sfociano in silenzi prolungati o addirittura nella cessazione dei rapporti.
«Mi rattrista vedere come i bambini giochino insieme e si riconcilino con facilità, mentre da adulti, dopo il matrimonio e la nascita dei figli, quella spontaneità si perda», ha aggiunto. «Le aspettative crescono, le incomprensioni si moltiplicano, e spesso non ci si parla per mesi».
Il docente ha sottolineato che queste dinamiche non riguardano solo le famiglie, ma anche le amicizie e i rapporti professionali. «Molti conflitti nascono da questioni minime e risolvibili. Anche i Compagni del Profeta avevano divergenze, ma le sanavano con il dialogo».
Rafi‘i ha poi richiamato le parole dell’Imam Ali: «Siete fratelli nella religione di Dio. Nulla vi ha divisi se non la corruzione interiore». Ha spiegato che questa impurità dell’animo può spingere alcuni a godere della discordia, a cercare pretesti per rompere i legami. «E non dimentichiamo», ha aggiunto, «che ogni conflitto è alimentato dalla suggestione satanica. Il Corano lo dice chiaramente: il demonio vuole seminare inimicizia e odio tra voi».
Tra le cause dei dissidi ha elencato anche l’ipocrisia, l’ingiustizia, l’arroganza, l’invidia e il rancore. Ha messo in guardia contro le battute fuori luogo, che possono ferire, screditare e generare ostilità. «Il Profeta era incline allo scherzo, ma non faceva mai soffrire nessuno con le sue battute».
In conclusione, Rafi‘i ha ribadito che il conflitto è parte della vita, ma il vero credente è colui che lo risolve con saggezza e generosità. «Una società che coltiva la fratellanza e il perdono sarà al riparo dalla divisione e dalle insidie del male».
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